giovedì 1 agosto 2013

L'Orchestra di Piazza Vittorio a Villa Ada, 19 luglio 2013


La manifestazione Villa Ada incontra il mondo, quest'anno alla ventesima edizione, è sempre un piacevole appuntamento estivo, tanto più che è a due passi da casa mia.

Quest'anno ho scelto un paio di concerti e ho comprato i biglietti in prevendita per evitare le lunghe code al botteghino.

Il primo è stato il concerto dell'Orchestra di Piazza Vittorio che si è tenuto venerdì 19 luglio. Prima dell'inizio del concerto la solita lotta per accaparrarsi qualcosa da mangiare, quest'anno più del solito perché non c'era il grande buffet multietnico dello scorso anno. E così prima abbiamo tamponato la fame con un piatto di salumi e formaggi del bistrot e poi - dopo un'attesa di oltre 45 minuti - abbiamo mangiato il nostro piatto di kebab e felafel. Il tutto un po' caro se mi posso permettere.

Ma il posto è bello e mangiare nella cornice del laghetto è decisamente piacevole.

Quando arrivano sul palco i componenti dell'Orchestra guadagno un posto quasi in prima fila per poter fare le fotografie e mi godo al meglio il concerto.

L'Orchestra la conosco molto bene. Nell'ultimo anno sono anche andata a vedere il loro spettacolo Il giro del mondo in 80 minuti all'Olimpico e avevo già avuto modo di vederli in diverse altre circostanze. Insomma, non starò a ripetere che mi piacciono e mi divertono.

Devo dire però che a Villa Ada mi sono piaciuti particolarmente. Liberi dall'ingessatura inevitabile prodotta dalla cornice di uno spettacolo di tipo narrativo e messi a contatto diretto con un pubblico non comodamente seduto in poltrona ma radunato davanti al palco, i musicisti dell'orchestra hanno dato il meglio di se.

Il concerto è stato una specie di carrellata nel loro repertorio, dalle canzoni ormai storiche del primo album fino a quelle realizzate per l'ultimo spettacolo.

Pubblico colorato ed entusiasta. Vecchietto che balla e si emoziona sulle musiche cubane. Bimbetto nero sulle spalle del padre che suona a ritmo usando la testa del poverino come un tamburo. Giovane fricchettone in visibilio. Atmosfera bella e rilassata.

Ce ne fossero di concerti così.

Voto: 3,5/5

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