venerdì 9 marzo 2012

Oggi ho imparato a volare / Luca Bassanese; con Elisa Bedin

Oggi ho imparato a volare: [Ad ogni creatura ferita nel tentativo di un volo] / Luca Bassanese; con Elisa Bedin; pref. di Eugenio Finardi. [S.l.]: Buenaonda, 2012.

Oggi ho imparato a volare (che prende il titolo da una canzone di Eugenio Finardi, anche autore della prefazione) è la storia di Katalin, una ragazza ungherese sedicenne, una giovane come tante altre, con il sogno di sposarsi con una persona che la ami, di avere dei figli e una bella casa e di realizzarsi così nella vita.

Il fatto è che Katalin viene da un passato molto difficile, un padre che ha abusato di lei, una madre indifferente, un istituto, e così quando incontra Josef lo scambia per il principe azzurro che aspettava e lo segue fiduciosa in Italia.

Qui accetterà di prostituirsi per strada col nome di Maria, accetterà i silenzi e le stranezze del suo uomo, persino le botte, nella convinzione di essere amata e di doversi sacrificare per realizzare il suo sogno.

Il caso fortuito le offrirà l'occasione di riallacciare i contatti con la nonna tanto amata, di avere una seconda opportunità, di riscattarsi, di imparare a volare al di là del vetro della lampada che fino allora aveva scambiato per il cielo.

Il romanzo è la storia di tutte le Katalin, ragazze minorenni che hanno lasciato il loro paese e delle condizioni personali spesso pesanti per trovare una vita migliore e invece si ritrovano schiave – e spesso psicologicamente succubi – di uomini che le sfruttano facendo loro credere di amarle.

Il linguaggio di Katalin/Maria è quello semplice di un’adolescente: sognante e ingenua come tante sue coetanee, ma anche coraggiosa e determinata come solo chi ha dovuto affrontare molte brutture può essere.

Una storia esile, ma che vuole essere paradigmatica, esemplificativa, didascalica senz essere mai banale, rispetto a uno dei problemi più complessi della nostra contemporaneità. E lo fa con una delicatezza che fa commuovere.

Se a Luca Bassanese si deve rendere il merito di essere riuscito a calarsi nella sensibilità di queste ragazze con grande capacità mimetica, a Elisa Bedin si deve la Relazione sul fenomeno della tratta dei minori e sulla prostituzione minorile che chiude il libro. Lettura meno semplice, che trasforma le emozioni delle pagine precedenti in dati e nozioni giuridiche che ci riportano con i piedi per terra per provare a capire, dopo aver condiviso uno stato d'animo.

Voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!